Comune di Cellamare

Dettaglio gara

PROCEDURA APERTA TELEMATICA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

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Struttura Appaltante: Ufficio tecnico del Comune di Cellamare

Cig: 9158256FEB

Stato: Annullata

Oggetto: PROCEDURA APERTA TELEMATICA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

Descrizione: PROCEDURA APERTA TELEMATICA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

Importo di gara: € 569.184,00

Importo soggetto a ribasso: € 563.904,00
Importo non soggetto a ribasso: € 5.280,00

Scelta del Contraente: Procedura Aperta

Tipo di appalto: Servizi

Criterio di aggiudicazione: Offerta Economica Più Vantaggiosa

Modalità di partecipazione: Telematica

R.U.P.: Ing. Nicola Affatato

Data di pubblicazione

Data di pubblicazione: 04/04/2022

Data scadenza presentazione chiarimenti: 21/04/2022 10:00

Data di scadenza bando: 28/04/2022 10:00

Data di scadenza bando:

Da: 28/04/2022 11:00:00
A: 29/04/2022 11:00:00

Data prima seduta pubblica amministrativa 03/05/2022 10:00

Riepilogo documentazione

Determina a contrarre - Prot_Int 0002726 del 04-04-2022 - Documento 10_DETERMINAZIONE nr. 50 del 24-03-2022_INDIZIONE GARA.PDF.p7m
Bando di gara - Prot_Int 0002725 del 04-04-2022 - Documento 1. BANDO.pdf
DGUE - 6. dgue.zip
Disciplinare di gara - 2. DISCIPLINARE_signed.pdf
DOMANDA AMMISSIONE - 3. DOMANDA AMMISSIONE.docx
OFFERTA ECONOMICA - 4. OFFERTA ECONOMICA.doc
ATTESTATO SOPRALLUOGO - 5. ATTESTATO DI SOPRALLUOGO.doc
CAPITOLATO - 7. CAPITOLATO_RETTIFICA.PDF
PERSONALE AZIENDA - 8. PERSONALE AZIENDA.pdf
MANUALE OPERATIVO - 9. MO - Aperta OEPV - Con Marca.pdf
MENU - 11.1_MENU INFANZIA_AUT_INV.pdf
MENU - 11.2_MENU INFANZIA_PRIM_EST.pdf
MENU - 11.3_MENU PRIMARIA_AUT_INV.pdf
MENU - 11.4_MENU PRIMARIA_PRIM_EST.pdf
Determina di annullamento gara - DETERMINAZIONE nr. 65 del 13-04-2022_REVOCA GARA.PDF.p7m
COMUNICAZIONE REVOCA - Prot_Int 0003082 del 14-04-2022 - Documento Comunicazione_di_gara_signed.pdf

Chiarimenti

1 Oggetto: Richiesta chiarimenti procedura aperta telematica per l’affidamento del servizio di refezione scolastica - CIG 9158256FEB In riferimento alla procedura in oggetto, devono segnalarsi le molteplici criticità che inficiano la lex specialis e che impongono, per alcune, un chiarimento e, per altre, un intervento in autotutela di codesta Amministrazione. 1.- Nel disciplinare, a pag. 8 par. 12.1. (requisiti di partecipazione di idoneità professionale e d’ordine generale), tra i requisiti di idoneità professionale, al punto 3, è previsto che l’impresa concorrente dovrà possedere il certificato di “sistema di gestione ambientale” EMAS o ISO 14001:2015 in corso di validità avente uno scopo compatibile con il servizio da appaltare. Sempre nel Disciplinare, a pag. 8-9, par. 12.2 (requisiti di capacità economica e finanziaria e tecnica organizzativa), al punto 4. lettera b, punto 3, è prescritto il possesso di Certificato aziendale (sito aziendale certificato) ISO 14001:2015 ed altre certificazioni previste/offerte in sede di gara o documentazione equivalente da allegare che l’Amministrazione avrà valutato ed accettato in sede di ammissione alla gara. Ciò premesso, si chiede di chiarire cosa si intenda per “ altre certificazioni previste/offerte in sede di gara”. 2.- Nel Disciplinare, a pag. 8, par. 12.2 (requisiti di capacità economica e finanziaria e tecnica organizzativa), vengono richiesti, tra gli altri, i seguenti requisiti: 1. avere un fatturato globale minimo annuo, comprensivo di un determinato fatturato minimo nel settore oggetto dell’appalto, riferito agli ultimi tre esercizi finanziari 2019-2020-2021, non inferiore ad Euro 563.904,00 al netto dell’I.V.A., criterio adottato, comunque, nel rispetto di cui all’art. 83, comma 5, del D. Lgs. n. 50/2016; 2. avere un fatturato minimo annuo nel settore oggetto dell’appalto, riferito agli ultimi tre esercizi finanziari 2019-2020-2021, non inferiore ad Euro 187.968,00 al netto dell’I.V.A., criterio adottato per le identiche ragioni di cui al precedente punto. L’operatore economico fornirà, a tal fine e ai sensi dell’art. 86 co. 5 del Codice, un elenco dei principali servizi effettuati negli ultimi tre anni, con indicazione dei rispettivi importi, date e destinatari, pubblici o privati; 3. il concorrente dovrà presentare apposita dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, nella quale: a. esplicita l’impegno che entro 10 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione, dovrà dimostrare il possesso di una propria cucina/ centro cottura da impiegare nella gestione come supporto/emergenza dotata di: 1. Autorizzazione sanitaria o DIA sanitaria per l’attività da espletare intestata alla ditta aggiudicataria (in caso di ATI alla capogruppo, in caso di consorzio o altro, all’impresa in possesso di più requisiti); 2. Certificato aziendale (sito aziendale certificato) ISO 14001:2015 ed altre certificazioni previste/offerte in sede di gara o documentazione equivalente da allegare che l’Amministrazione avrà valutato ed accettato in sede di ammissione alla gara; Nel Capitolato, a pag.3 (art. 4 – Soggetti ammessi), vengono richiesti i seguenti requisiti: - fatturato complessivo minimo negli ultimi tre esercizi finanziari, non inferiore ad €.569.184,00 IVA esclusa; - fatturato minimo annuo complessivo per servizi di refezione scolastica riferito agli ultimi tre anni (2018 – 2019 – 2020) pari a non meno di € 189.728,00 IVA esclusa. In caso di RTI la mandataria dovrà possedere almeno il 40%, mentre le mandanti non meno del 10%; - l’impresa concorrente dovrà possedere il certificato UNI CEI EN ISO 50001:2011 in corso di validità. In caso RTI o consorzio ordinario, il requisito deve essere posseduto da tutte le imprese facenti parte del raggruppamento o consorzio; - l’impresa concorrente dovrà possedere il certificato di “sistema di gestione ambientale” EMAS o ISO 140001:2015 in corso di validità avente uno scopo compatibile con il servizio da appaltare. Analogamente in caso di RTI o Consorzio, il requisito deve essere posseduto da tutte le imprese facenti parte del raggruppamento o consorzio; - il concorrente dovrà presentare apposita dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, nella quale esplicita l’impegno alla preparazione nella cucina allestita dalla ditta aggiudicataria, nel locale messo a disposizione dall’Ente entro 20 giorni, dalla data di avvio del servizio, anche nelle more della stipula del contratto. Detta cucina dovrà essere dotata di DIA Sanitaria rilasciata dalla Asl di competenza e consegnata in copia al Comune. Inoltre dovrà esplicitare l’impegno che entro 10 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione dovrà dimostrare il possesso di una propria cucina/ centro cottura da impiegare nella gestione come supporto/emergenza dotata di: a) Autorizzazione sanitaria o DIA sanitaria per l’attività da espletare intestata alla ditta aggiudicataria (in caso di ATI alla capogruppo, in caso di consorzio o altro, all’impresa in possesso di più requisiti); b) Requisito di impianto di tipo “A” riconosciuto dalla ASL, che sarà presentata allegandola alla DIA sanitaria indicata al punto a), così come previsto dalla nota ASL BA del 3/8/2012 esplicativa della delibera di G.R. n. 890 del 9/5/2012. c) Certificato aziendale (sito aziendale certificato) ISO 9001, ISO 14001, ISO 22000, OHSAS 18001 ed altre certificazioni previste/offerte in sede di gara o documentazione equivalente da allegare che l’Amministrazione avrà valutato ed accettato in sede di ammissione alla gara; Emergono all’evidenza le seguenti incongruenze: 1) gli importi e i periodi di riferimento relativi ai fatturati richiesti nel disciplinare e nel capitolato non corrispondono (e ciò impone una armonizzazione per rimuovere tale discrasia); 2) nel Disciplinare viene richiesto l’impegno relativo al conseguimento del possesso del centro di cottura dotato di “Certificato aziendale (sito aziendale certificato) ISO 14001:2015 ed altre certificazioni previste/offerte in sede di gara o documentazione equivalente da allegare che l’Amministrazione avrà valutato ed accettato in sede di ammissione alla gara”; nel Capitolato, invece, viene richiesto il “Certificato aziendale (sito aziendale certificato) ISO 9001, ISO 14001, ISO 22000, OHSAS 18001 ed altre certificazioni previste/offerte in sede di gara o documentazione equivalente da allegare che l’Amministrazione avrà valutato ed accettato in sede di ammissione alla gara” (anche sotto tale profilo è necessario ricondurre a coerenza le prescrizioni e individuare esattamente le certificazioni richieste); 3) ai fini della partecipazione, nel capitolato viene richiesto il possesso da parte dell’impresa concorrente del certificato UNI CEI EN ISO 50001:2011 in corso di validità, ma nel disciplinare esso non compare tra i requisiti richiesti (pertanto deve precisarsi se il possesso di tale certificato è prescritto o meno); 4) sia nel disciplinare sia nel capitolato si richiede che il centro di cottura da impiegare nella gestione come supporto/emergenza dotata di autorizzazione sanitaria o DIA sanitaria per l’attività da espletare intestata all’aggiudicataria (in caso di ATI alla capogruppo, in caso di consorzio o altro, all’impresa in possesso di più requisiti). Sul punto non si comprende cosa di intenda per “impresa in possesso di più requisiti”. Si chiede pertanto, di modificare la documentazione di gara nei sensi dianzi indicati. 3.- Nella domanda di ammissione deve dichiararsi il “fatturato complessivo minimo negli ultimi tre esercizi finanziari, non inferiore ad € 563.904,00 IVA esclusa”, ma il requisito non corrisponde né a quello richiesto nel disciplinare “avere un fatturato globale minimo annuo, comprensivo di un determinato fatturato minimo nel settore oggetto dell’appalto, riferito agli ultimi tre esercizi finanziari 2019-2020-2021, non inferiore ad Euro 563.904,00 al netto dell’I.V.A”, né quello indicato nel capitolato “fatturato complessivo minimo negli ultimi tre esercizi finanziari, non inferiore ad €.569.184,00 IVA esclusa”. Inoltre, nella domanda di ammissione è prevista la dichiarazione relativa al fatturato minimo annuo complessivo per servizi di refezione scolastica riferito agli ultimi tre anni (2019-2020-2021) pari a non meno di € 187.968,00 IVA esclusa. In caso di RTI la mandataria dovrà possedere almeno il 40%, mentre le mandanti non meno del 20%, ma il requisito non corrisponde né a quello richiesto nel disciplinare “avere un fatturato minimo annuo nel settore oggetto dell’appalto, riferito agli ultimi tre esercizi finanziari 2019-2020-2021, non inferiore ad Euro 187.968,00 al netto dell’I.V.A.” (in quanto sono indicate percentuali per le mandanti diverse da quelle richieste a pag. 11 del disciplinare e a pag. 4 del capitolato), né al requisito indicato nel capitolato “fatturato minimo annuo complessivo per servizi di refezione scolastica riferito agli ultimi tre anni (2018 – 2019 – 2020) pari a non meno di € 189.728,00 IVA esclusa. In caso di RTI la mandataria dovrà possedere almeno il 40%, mentre le mandanti non meno del 10%”. Vi è difformità evidente tra le predette disposizioni e pertanto il Disciplinare deve essere rettificato per non ingenerare confusione prescrittiva. 4.- Sempre nella domanda di partecipazione è richiesta una dichiarazione ai sensi del d.P.R. n. 445/2000, nella quale l’operatore economico esplicita l’impegno ad allestire una cucina nel locale messo a disposizione dall’Ente con proprie attrezzature e a dotarla di apposita DIA Sanitaria rilasciata dalla Asl di competenza e l’impegno a dimostrare il possesso di una propria cucina/ centro cottura da impiegare nella gestione come supporto/emergenza con le caratteristiche previste nel disciplinare. Posto che deve essere resa una dichiarazione dal contenuto specifico, si chiede di chiarire di quali certificazioni deve essere dotata il centro di cottura, essendovi una discordanza tra capitolato e disciplinare (Capitolato pag. 5, punto c; Disciplinare pag. 9, punto 3). 5.- Nella domanda di partecipazione, non è stata indicata l’accettazione della clausola sociale. Si chiede pertanto di modificare la suddetta domanda di partecipazione in quanto manca l’assunzione di tale imprescindibile obbligo. 6.- Nel disciplinare all’art. 22 è indicato un termine per la richiesta dei chiarimenti paria sei giorni prima della scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte (quindi il 22.4.2022), mentre nel portale e nella tabella timing di gara è indicato il diverso termine del 21.4.2022 ore 10:00. Si chiede di chiarire quale sia in termine applicabile. 7.- Nel modello “offerta economica” messa a disposizione dalla stazione appaltante, non risulta chiaro se deve essere inserito il costo unitario a pasto, quello complessivo (considerando il numero di pasti e la durata del servizio) o entrambi. Inoltre, nel modello manca il riferimento all’indicazione del costo proprio (inteso quale costo aziendale) della manodopera ai sensi dell’art.95 comma 10 del D.lgs.50/2016. Si chiede di chiarire tale aspetto e di modificare gli atti di gara. 8.- Altre perplessità attengono alla compilazione del DGUE, in quanto il link indicato nel disciplinare riporta una pagina web, dove non è possibile allegare il file xml come richiesto nel disciplinare. Si chiede pertanto di fornire dettagliate istruzioni su come procedere a tali fini. 9.- Nella tabella timing di gara la finestra temporale indicata per il caricamento della documentazione amministrativa e tecnica inizia il 28.4.2022 alle ore 11:00 e termina il 29.4.2022 alle ore 11:00. Si chiede di precisare se è possibile caricare ed inviare la documentazione prima delle date suddette. Si chiede inoltre di confermare che l’offerta economica verrà, invece, caricata successivamente e che tuttavia la firma digitale e la marcatura temporale deve essere apposta entro il 28.4.2022 ore 10:00. 10.- A norma dell’art. 1 del Capitolato (pag. 2) “L’appalto si svolge nel rispetto delle norme che disciplinano il piano di azione per la sostenibilità ambientale di cui al decreto interministeriale n. 135/2008, nonché quanto stabilito dalle disposizioni di cui al DM 10/03/2020 “criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione e fornitura di derrate alimentari”, al decreto “mensa biologica” del 18/12/2017, nonché alla Legge della Regione Puglia n. 16/2018”. Ne deriva la pacifica e incondizionata applicazione dei CAM di cui al decreto 10.3.2020 che prevedono le seguenti clausole contrattuali: Al punto C. Criteri ambientali per l’affidamento del servizio di ristorazione scolastica (asili nido, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado). I requisiti degli alimenti: L’ortofrutta non deve essere di quinta gamma e deve essere di stagione secondo il calendario di stagionalità adottato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ai sensi dell’art. 2 del decreto ministeriale 18 dicembre 2017 recante “criteri e requisiti delle mense scolastiche biologiche” o, nelle more della relativa adozione, secondo il calendario di cui all’allegato A oppure secondo i calendari regionali. Sono ammessi i piselli, i fagiolini, gli spinaci e la bieta surgelati e la frutta non di stagione nel mese di maggio. Di contro, i menu allegati alla disciplina di gara contemplano derrate che si discostano dalla richiamata disciplina in relazione alla produzione stagionale riferita sia al calendario di cui all’allegato A dei CAM sia al calendario regionale. Menù autunno/inverno nel mese di marzo non compare la zucca invece prevista nei menu nei mesi di gennaio - febbraio - ottobre - novembre - dicembre non compaiono i carciofi invece previsti nei menu Menù primavera/estate nei mesi di marzo - aprile – maggio non compaiono le zucchine invece previste nei menu nei mesi di marzo - aprile - non compaiono le melanzane invece previste nei menu nei mesi di marzo – aprile – maggio non compaiono i pomodorini invece previsti nei menu Oltretutto, nell’ultima pagina dei menu sviluppati dalla ASL BA è precisato che gli stessi “sono stati stilati secondo quanto previsto dalle linee guida per la ristorazione scolastica “Linee di indirizzo regionale per la ristorazione scolastica e aziendale” DGR 1435 del 2 agosto 2018 – aggiornamento alla DGR 276 del 19.03.2002 e secondo quanto previsto dalle linee guida nazionali per la ristorazione scolastica “Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica “ Gazzetta ufficiale n. 134 del 11.06.2010”. E’ così confermato che nello sviluppo dei menù non sono stati applicati né i CAM di cui al decreto interministeriale 10.3.2020 (che invece sono applicabili obbligatoriamente e peraltro sono stati espressamente richiamati nella lex specialis quale normativa cui deve essere informato il servizio) Ancora. L’art. 1 del Capitolato prevede anche l’applicazione delle norme di cui decreto “Mensa biologica” del 18.12.2017. L’allegato 1 al predetto decreto (“Norme di preparazione dei piatti”) prevede che “sono utilizzati prodotti stagionali, nel rispetto del calendario della stagionalità, secondo apposite linee guida che saranno pubblicate dal Ministero delle politiche alimentari e forestali”, cioè a dire il calendario di stagionalità previsto nei CAM. Ne deriva la manifesta violazione delle richiamate norma sovraordinate sul punto. Per altro verso, poiché nello schema di “domanda di ammissione e dichiarazione a corredo della domanda e dell’offerta” deve espressamente dichiararsi “di accettare, senza condizione o riserva alcuna, tutte le norme e le disposizioni contenute nel Bando di gara, nel presente Disciplinare di gara e nei suoi allegati” è evidente che lo svolgimento di un servizio con caratteristiche difformi (stagionalità) da quelle previste nelle norme il cui rispetto è espressamente previsto nella lex specialis (CAM e decreto mensa biologica) impedisce al concorrente, che non intende incorrere in dichiarazione mendace, di poter partecipare alla gara. In ordine a tali profili, posto che i menu devono essere necessariamente rimodulati al fine di renderli coerenti con i CAM di cui al decreto 10.3.2020 e con le norme del decreto “Mensa biologica” del 18.12.2017, si chiede che codesta Amministrazione adotti i doverosi provvedimenti di autotutela. * * * * * Ciò premesso, poiché appaiono evidenti le criticità evidenziate e i profili di incoerenze di talune prescrizioni rispetto alle sovraordinate prescrizioni, si invita il Comune di Cellamare ad annullare in autotutela gli atti di gara e a indire nuova procedura, previa modificazione delle prescrizioni qui contestate ivi comprese quelle in relazione alle quali sono stati chiesti chiarimenti. Si resta in attesa di conoscere le determinazioni che codesto Comune intende adottare e si porgono cordiali saluti. Si comunica che, in data odierna, è stata trasmessa la stessa richiesta di chiarimenti tramite pec ai seguenti indirizzi: sindaco.comune.cellamare.ba@pec.rupar.puglia.it, protocollo.comune.cellamare.ba@pec.rupar.puglia.it, ufficiogare.comune.cellamare.ba@pec.it

Si prenda visione della DETERMINAZIONE nr. 65 del 13-04-2022 avente ad oggetto: "PROCEDURA APERTA TELEMATICA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA CIG: 9158256FEB - CPV: 55523100-3 - REVOCA IN AUTOTUTELA, AI SENSI DELLART. 21 QUINQUIES DELLA LEGGE 07.08.1990, N. 241 E S.M.I." e relativo avviso.

2 Con riferimento alla procedura di gara relativa all'affidamento del servizio di refezione scolastica si chiede: 1) che è l'attuale gestore e il prezzo di gestione; 2) il numero dei pasti suddivisi per plesso e grado scolastico; 3) presenza di refettori nei plessi scolastici; 4) orari dei turni di distribuzione; 5) eventuali rientri delle classi primarie; 6) lay out del centro cottura; 7) eventuali attrezzature già presenti di proprietà comunale. Si resta in attesa di Vostro riscontro. Cordiali saluti

Si prenda visione della DETERMINAZIONE nr. 65 del 13-04-2022 avente ad oggetto: "PROCEDURA APERTA TELEMATICA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA CIG: 9158256FEB - CPV: 55523100-3 - REVOCA IN AUTOTUTELA, AI SENSI DELLART. 21 QUINQUIES DELLA LEGGE 07.08.1990, N. 241 E S.M.I." e relativo avviso.

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